Apriamo il dibattito e ripartiamo dalle proposte del reddito di cittadinanza e della riduzione dell’orario di lavoro - La globalizzazione, la deglobalizzazione e l’Europa: la lotta di classe dopo la lotta di classe - Diario francese di un’elezione (im)prevedibile - I dilemmi strategici di Podemos - I crimini dell’Ue contro gli “indesiderabili” O Il divorzio operaio della sinistra - Viaggio politico nell’ultima grande fabbrica meridionale - Orario, salario e tempi di vita nell’era 4.0 O Donne e politica: un’interpretazione delle manifestazioni femministe, la rivoluzione degli ombrelli polacca, l’8 marzo e il primo sciopero della riproduzione sociale
Bertinotti, Gianni, Garibaldo, Beolchi, Minenna, Rivera, Nocera, Campetti, Agostinelli, Assennato, Monereo, Di Siena, Pomeranzi, Kranopolska, Serughetti, Morini, Zamponi
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L'EDITORIALE
CIÒ CHE CRESCE FUORI DAL SEMINATO
La proposta della coalizione sociale non
ha visto venire avanti ancora nessuna
alternativa ad essa di pari potenzialità,
nessuna alternativa che sia stata
proposta al fine di risolvere lo stesso
problema, cioè quello della realizzazione
dell’unità plurale dei movimenti
e delle esperienze critiche. In ultima
analisi, il problema della realizzazione
della massa critica, della forza. Personalmente
continuo a vedere nella coalizione
sociale questa via; tanto più essa
mi pare convincente alla luce di ciò che
sta emergendo proprio sulla nuova frontiera
dei movimenti, di quei movimenti
che abbiamo provato qui a mettere in
luce. “Provare e riprovare” è il compito,
diceva Gramsci, di chi vuole cambiare
il mondo, il compito dei rivoluzionari.
Anche quando l’ambizione non può, nei
tempi prevedibili, essere così alta, senza
che tuttavia l’obiettivo del cambiamento
debba perciò essere rimosso, anche
allora, cioè adesso, resta viva la consegna
di Gramsci. “Provare e riprovare”.
Vale pure per la coalizione sociale. Sul
versante dei bisogni nasce sia la proposta
del reddito di cittadinanza che quella
della riduzione dell’orario di lavoro. Si
può provare a cogliere queste occasioni
per attivare un dibattito pubblico, una
diffusa iniziativa sociale e culturale, una
attività politica di scopo con chi ci sta o
ci potrebbe stare. Un grande sindacalista
suggeriva che per imparare a nuotare
bisogna buttarsi in acqua.
FAUSTO BERTINOTTI
L'OSPITE
SALVARE L’EURO: DAL RIGORE A SVILUPPO GENERALE E CONDIVISIONE DEI RISCHI
MARCELLO MINENNA TEMI
I SOGGETTI DEL CAMBIAMENTO
MIGRANTI, RIFUGIATI E ALTRI “INDESIDERABILI”: I CRIMINI DELL’UE
ANNAMARIA RIVERA
VIAGGIO POLITICO NELL’ULTIMA GRANDE FABBRICA MERIDIONALE
VITO NOCERA
IL DIVORZIO OPERAIO DALLA SINISTRA
LORIS CAMPETTI
ORARIO, SALARIO, TEMPI DI VITA NELL’ERA 4.0
MARIO AGOSTINELLI
L'ARGOMENTO
LA GLOBALIZZAZIONE E L’EUROPA
SEGNALI DI DEGLOBALIZZAZIONE NEL PROCESSO DI TRANSIZIONE EGEMONICA MONDIALE
ALFONSO GIANNI
LOGISTICA, OCCUPAZIONE E GEOPOLITICA
FRANCESCO GARIBALDO
LA LOTTA DI CLASSE DOPO LA LOTTA DI CLASSE IN INGHILTERRA
LUCIANO BEOLCHI L'APPROFONDIMENTO
L’AMBIZIONE DELLE DONNE PER LA POLITICA. TRACCE PER UN’INTERPRETAZIONE DELLE MANIFESTAZIONI FEMMINISTE
BIANCA MARIA POMERANZI
POLONIA, DONNE FURIOSE E LA RIVOLUZIONE DEGLI OMBRELLI
ZUZANNA KRANOPOLSKA
VERSO UN FEMMINISMO DEL 99 PER CENTO
GIORGIA SERUGHETTI
IL LAMPO DELL’OTTO MARZO, IL PRIMO SCIOPERO DELLA RIPRODUZIONE SOCIALE
CRISTINA MORINI
“PERCHÉ HO SCIOPERATO L’OTTO MARZO. LA LEZIONE DI NON UNA DI MENO”
LORENZO ZAMPONI FOCUS
UN’ELEZIONE IMPREVEDIBILE. DIARIO FRANCESE
MARCO ASSENNATO
I DILEMMI STRATEGICI DI PODEMOS
MANOLO MONEREO
L’EUROPA, L’ITALIA E IL FUTURO DELLA SINISTRA
PIERO DI SIENA