N. 4 Settembre 2007 - Gennaio 2008
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PRODUZIONE, RIPRODUZIONE SOCIALE E
CONSUMI. QUI NASCE E PUÒ MORIRE LA PRECARIETÀ CONTEMPORANEA
La precarietà non è una patologia nella società contemporanea, bensì una
condizione strutturale dell’attuale assetto capitalistico. Essa sta al
nuovo ciclo di sviluppo capitalistico come la parcellizzazione stava al
ciclo che lo ha preceduto. Il risanamento dalla precarietà può essere
perseguito solo attraverso la modifica del modello economico e sociale,
il mutamento dell’organizzazione della produzione, della riproduzione
sociale e dei consumi.
FAUSTO BERTINOTTI
GOVERNO E
OPPOSIZIONE, DUE ALTERNATIVE PARADOSSALMENTE DISASTROSE
È troppo presto per operare un bilancio e un’analisi sull’esperienza del
governo Prodi. Quest’esperimento conferma però le potenzialità
originarie, anche se i suoi risultati concreti sono per ora deludenti.
Per Rifondazione (e pochi altri soggetti della sinistra) il governo
dell’Unione era un terreno di sfida riformatrice. Ecco perché l’uscita
dalla maggioranza non risolverebbe il problema della trasformazione.
RINA GAGLIARDI
IL CONTRATTO NAZIONALE DI LAVORO E
L’ORIZZONTE DI QUELLO EUROPEO. UNA GIUSTA TRINCEA
La difesa del Ccn passa attraverso una chiara opposizione al suo
indebolimento. Serve anche un’evoluzione della contrattazione collettiva
di aperto contrasto alla frantumazione e divisione dei lavoratori. E
occorre puntare con decisione verso una contrattazione su scala europea.
TIZIANO RINALDINI
APPENDICE
Otto milioni di lavoratori scaduti. La crisi del modello del ’93.
MANUELE BONACCORSI
LEGGERE E ASCOLTARE LE ASSEMBLEE
SUI LUOGHI DI LAVORO. L’OCCASIONE DEL REFERENDUM SINDACALE
L’accordo governo-Cgil, Cisl, Uil è stato sottoposto alla discussione e
al voto dei lavoratori. Al di là dei contenuti di merito (su cui le
obiezioni sarebbero moltissime), nelle discussioni è emerso un disagio
diffuso sia per la condizione salariale sia per quella di precarietà.
Iveco di Suzzarra, Vodafone, Aeroporto di Fiumicino: alcuni casi
esemplari per riaprire un confronto.
MAURIZIO ZIPPONI
IL DISSENSO DEI METALMECCANICI. LA
GEOGRAFIA DEI NO E IL RADICAMENTO SINDACALE
Il no sull’accordo sindacale, espresso dagli operai delle fabbriche,
unisce l’Italia e in particolare fa emergere un Sud più combattivo.
Dalle grandi imprese a quelle di medie dimensioni la partecipazione alle
assemblee è stata molto alta. Restano però assolutamente da chiarire le
regole della consultazione democratica nei posti di lavoro. L’ingiusto
indice puntato contro la Fiom.
FRANCESCA RE DAVID
LA CONSULTAZIONE SINDACALE NELLA
FABBRICA DIFFUSA DEL LAVORO SENZA TEMPO
Il referendum sul protocollo d’intesa tra governo e sindacati è stato
una importante prova di democrazia. Per questo è necessaria un’analisi
sociale del voto, prima ancora che politica, che superi schematismi e
pregiudizi. Il vero problema della Cgil e del sindacalismo confederale
non è il possibile dissenso tra categorie ma il rapporto con i
lavoratori che non è garantito nelle sue forme democratiche.
MARIO SAI
POLITICA E MOVIMENTI. QUATTRO
EPISODI DA INDAGARE E MOLTE DOMANDE
Primarie del Partito democratico, marcia per la pace Perugia-Assisi,
corteo del 20 ottobre, manifestazione contro la violenza sessuale
organizzata dai movimenti femministi. Negli ultimi mesi del 2007 il
“popolo della sinistra” si è fatto sentire. Il problema è mettersi in
sintonia con i contenuti e le modalità che chiedono una nuova stagione
della politica.
RITANNA ARMENI, PIERO SANSONETTI
DIRITTI CIVILI-DIRITTI SOCIALI, IL
LINK DI RIFERIMENTO PER I MOVIMENTI E LA NUOVA SINISTRA
Il movimento omosessuale e transessuale italiano può essere interessato
alla Cosa rossa? Viceversa, la Cosa rossa può essere interessata al
movimento lgbt? L’avvio di un confronto e di una ricerca comune.
ROSSANA PRAITANO
SAGGI
DEMOCRAZIA IDENTITARIA E
RAPPRESENTANZA, UN EXCURSUS STORICO-POLITICO
Sieyès fonda la rappresentanza politica sulla divisione del lavoro. Con
ciò va oltre Smith. Marx pone il tema della disuguaglianza, mentre da
Hobbes a Schmitt si discute della categoria politica della
“rappresentanza dall’alto”. Infine, le esperienze dei Social forum
rompono con l’idea liberale di sfera pubblica.
FRANCO RUSSO
LA RICOMPOSIZIONE DI SOGGETTI E
ISTANZE DI TRASFORMAZIONE NEI CONFLITTI “ALTO CONTRO BASSO”
Oggi a differenza di quanto avvenuto negli anni ‘60 e ‘70 sarebbe
difficile immaginare che il cuore del conflitto di classe si possa
collocare nei luoghi di lavoro formali. L’emergere prepotente della
contraddizione “basso vs alto” interroga sulla scelta del terreno dove
fare agire il conflitto.
GENNARO MIGLIORE
IL SUD DEI NUOVI PARADIGMI E DELLE
TROPPE OMOLOGAZIONI. QUANDO SONO LE MAFIE A GESTIRE LA MODERNITÀ
Occorre riattraversare il Mezzogiorno, scavare nelle pieghe delle
impetuose trasformazioni del suo paesaggio sociale, cogliere i segni di
una modernizzazione capitalistica, se si vuole comprendere il livello
pervasivo della criminalità nelle strutture sociali ed economiche che
condizionano la politica e le istituzioni.
FRANCESCO FORGIONE
LETTERE DALL’EUROPA UNA MASSA
CRITICA A LIVELLO CONTINENTALE. IL PROGRAMMA DI SINISTRA EUROPEA
Idee forza, priorità, obiettivi, dopo il congresso di Praga e in vista
delle elezioni europee del 2009. I temi su cui concentrare l’iniziativa
dei 400mila iscritti che rappresentano trenta partiti di ventuno Paesi
del vecchio continente. Il punto da cui partire è democratizzare il
processo di unificazione dell’Unione europea.
LOTHAR BISKY da Berlino
NOTE E COMMENTI
DALL'ECLISSI DI BUSH
ALL'ASSASSINIO DI BHUTTO. QUANDO LE GUERRE SI INTRECCIANO
A distanza di quasi quattro anni dall’intervento militare statunitense
in Iraq, la guerra si è confermata “infinita” senza ottenere obiettivi
di pacificazione e democratizzazione. Ogni Paese dell’area mediorientale
è stato messo a subbuglio, costretto a fare i conti con i veleni e i
miasmi derivati dall’incisione del bubbone iracheno.
ISIDORO DAVIDE MORTELLARO
SAPERI, ECONOMIA, CITTADINANZA.
CONSIDERAZIONI SUL LAVORO DI CURA SANITARIO
L’impegno crescente nella ricerca scientifica e nelle applicazioni
tecniche, lo sviluppo impetuoso di nuove professionalità e la
ridiscussione di quelle antiche, la scoperta che l’atto sanitario può
essere solo frutto di un lavoro di gruppo. Le nuove frontiere della
qualità della vita.
EMILIO REBECCHI
PRECARI ANCHE IN NARRATIVA.
L’ASPETTATIVA DI DESIDERIO SENZA PROGETTUALITÀ
Nell’ultimo paio d’anni la narrativa italiana degli esordienti e degli
scrittori trentenni quarantenni ha fatto il pieno di libri che parlavano
di quello che sembrava un mondo sconosciuto: la precarietà. Un
itinerario di lettura che dovrebbe parlare alla politica.
CHRISTIAN RAIMO
L’OSPITE
LUIGI PASINETTI
IL MITO (O LA FOLLIA) DEL 3% DEFICIT/PIL DEL “PARAMETRO” DI
MAASTRICHT
DEBITO PUBBLICO NEI PAESI DELL’UNIONE EUROPEA: DUE MODI DI AFFRONTARE IL PROBLEMA
INTERVISTE
LUCIANO GALLINO
FORDISMO E POST-FORDISMO, COM’È CAMBIATA LA RICERCA SULL’ORGANIZZAZIONE
DEL LAVORO
di BIAGIO QUATTROCCHI
RECENSIONI-SCHEDE
LAVORO SENZA PERSONA E GUERRA
CIVILE INTERETNICA
FRANCO BERARDI BIFO
LA BOLLA
PROPAGANDISTICA DEL BOOM DEMOGRAFICO ISLAMICO
MARA GASBARRONE
LA “TEOLOGIA ECONOMICA” COME
ANTENATA DEL DISCORSO SULLA BIOPOLITICA
DOMENICO JERVOLINO
DISCORSO INTORNO A ETICA E MORALE
MARCO ASSENNATO
TRA IL DRAMMA DEL TEMPO PRESENTE E
L’ANSIA DI UN FUTURO TUTTO DA COSTRUIRE
GIACOMO SCHETTINI
IL NICHILISMO COME MALATTIA DI UN
PRESENTE ETERNO
G.S.
DOCUMENTI
LA SINISTRA-L’ARCOBALENO. NUMERI, DATE E
CENNI DI STORIA
ALDO GARZIA