N. 2 Luglio - Agosto 2007
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MASSA
CRITICA E NUOVO SOGGETTO POLITICO. COME CORRERE E CERCARE LA STRADA.
Le novità del voto francese e quelle della politica europea ci indicano
la sfida drammatica che sta di fronte alla sinistra e che mette in causa
la sua stessa esistenza. Per affrontare tale sfida non serve la difesa
statica dell’esistente. E in Italia c’è pure l’aggravante della nascita
del Partito democratico, che però ha rimesso in moto il confronto tra le
forze estranee a quel progetto. L’ipotesi della costituente della
sinistra alternativa.
FAUSTO BERTINOTTI
DALL’IDENTITÀ ALLA CULTURA POLITICA. IL PASSAGGIO POSSIBILE DELL’UNITÀ A
SINISTRA.
Come liberarci dalla sindrome delle divisioni che si fonda
sull’assolutismo identitario? Forse indagando le culture politiche che
hanno dato origine alle componenti più innovative della sinistra
italiana e poi mettendole a confronto con quelle emerse nelle esperienze
dei movimenti. Di qui l’importanza di un neorevisionismo.
RINA GAGLIARDI
LA GEOGRAFIA DEI MOVIMENTI CHE LA POLITICA NON SA VEDERE.
Un’analisi sulla forza sotterranea delle diverse esperienze può partire
dalla tesi ottimistica che sia in formazione avanzata e ormai
irreversibile una narrazione estranea al pensiero unico, forse più
vicina a vedere la luce sulle questioni del clima e dei beni comuni, più
incerta sui temi del lavoro, più in affanno sugli strumenti della
democrazia adeguati alla bisogna.
MARIO AGOSTINELLI
L’ARGOMENTO
L’INTERVENTO PUBBLICO IN ECONOMIA, UN RILANCIO ORMAI NECESSARIO.
Ripensare e riproporre questa questione non significa limitarsi a
ristabilire le vecchie forme di presenza dello Stato nel settore
manifatturiero, in quello finanziario, nonché in quello dei servizi. E
non comporta soltanto resistere alla massiccia distruzione in atto del
welfare e quindi del modello economico e sociale che ha caratterizzato
il capitalismo europeo. Serve ripensare su più piani le esperienze fatte
e prendere atto del declino liberista.
ALFONSO GIANNI
CAPITALISMO SENZA PADRONI? IL “PIANO MEIDNER” NELLA SVEZIA DI OLOF
PALME.
Nella società svedese dei primi anni ottanta si implementò il tentativo
di avviare un processo di socializzazione della proprietà delle imprese
nel quadro delle politiche socialdemocratiche fondate sulla democrazia
economica. Si tratta di un esperimento che vale la pena di ricostruire
come caso significativo, di sicuro il più avanzato in Europa, quando si
torna a discutere del rilancio dell’intervento pubblico in economia.
ALDO GARZIA
PARADIGMI CULTURALI E NUOVE SFIDE. A PARTIRE DAI “BENI COMUNI”.
Chi si pone ancora l’obiettivo di un superamento del modo di produzione
capitalistico non può non vedere il primo tema dell’agenda politica dei
nostri tempi. Proviamo perciò a rintracciare le ragioni che portano a
mettere al centro del dibattito politico la salvaguardia dei beni
comuni, a partire dalla crisi del paradigma dello sviluppo che ha
costituito il punto di riferimento e la stella polare del Novecento.
TONINO PERNA
RAGIONANDO DI SOCIETÀ PER AZIONI, RIFORME E CAPITALISMO CONTEMPORANEO.
Fra la fine degli anni Settanta e gli inizi degli anni Ottanta
cominciava a tirare aria di restaurazione. Segnati da eventi che ancora
affiorano dolenti nella memoria (il fallimento della programmazione,
l’abolizione della scala mobile, la marcia dei 40 mila Torino nel corso
della vertenza Fiat), è da lì che sarebbero coerentemente scaturite le
privatizzazioni degli anni Novanta.
GASTONE COTTINO
NOTE E COMMENTI
METALMECCANICI, TUTTO QUELLO CHE SI CELA DIETRO IL CONTRATTO.
Dal dopoguerra, tranne rare eccezioni, le trattative sul Contratto
nazionale dei metalmeccanici si sono sempre concluse attraverso
l’esercizio di un esplicito ruolo da parte del governo, consapevole del
fatto che la ricerca di un equilibrio fra gli interessi diversi
rappresentati a quel tavolo negoziale riguardasse il livello di
relazioni sociali e di convivenza civile del paese. Ma questa prassi è
da tempo saltata.
FRANCESCA RE DAVID
QUEL LAVORO OPERAIO SENZA RAPPRESENTANZA. IL “CASO TORINO”.
Le ricerche empiriche che la Fiom-Cgil ha svolto in questi ultimi anni
rispetto all’identità politica dei suoi iscritti e dei suoi delegati
nella provincia torinese sembrano dimostrare che non vi è nulla di
scontato, nulla di meccanico che possa consentire l’equazione iscritto
al sindacato (alla Fiom-Cgil in particolare) uguale simpatizzante dei
partiti della sinistra. Questi lavoratori si considerano ormai da tempo
politicamente apolidi.
GIORGIO AIRAUDO
COPPIE DI FATTO E FAMIGLIE PLURIME. ALLE RADICI DELL’ANOMALIA ITALIANA.
Mentre in Europa vigono per le coppie non coniugate leggi e regolamenti,
mentre le unioni omosessuali vengono accettate e riconosciute, in Italia
tutto è fermo. Perché? Da noi le gerarchie cattoliche hanno bloccato il
processo di regolamentazione delle nuove forme di unione. Ma questa
risposta, per quanto esatta, non è sufficiente. Non rende l’ampiezza e
l’importanza dello scontro che nei mesi scorsi si è concentrato sulla
famiglia.
RITANNA ARMENI
SAGGI
LA DEMOCRAZIA NEL TEMPO DELLE GUERRE E DELLA PRECARIETÀ.
L’affievolimento del ruolo degli Stati nazionali; la forza delle
multinazionali, dei centri di potere finanziario, la perdita di
rappresentanza del lavoro; l’esasperata singolarizzazione dei consumi e
persino delle utopie, la colonizzazione delle menti e delle coscienze;
la produzione di senso comune e di stili di vita omologati subalterni:
tutto questo e altro ancora sta alla base dello svuotamento della
democrazia e, a ben vedere, anche del riformismo. L’avvio di una
discussione.
GIACOMO SCHETTINI
LE POTENZIALITÀ DEL MEDITERRANEO, L’AREA SOCIOECONOMICA CHE UNISCE
EUROPA E AFRICA.
Il dibattito su questo tema è iniziato già all’inizio degli anni
ottanta. Poi è tornato d’attualità nel corso della successiva
globalizzazione capitalistica. E ora richiede un forte slancio e impegno
culturale, oltre che una capacità di programmare e orientare le proprie
strutture e infrastrutture economiche. I problemi mondiali (ambiente,
migrazioni, uso delle energie, conflitti di varia natura) chiedono
infatti soluzioni comuni su dimensioni almeno sovranazionali.
BRUNO AMOROSO
DA TERRA DI FRONTIERA A LUOGO D’INCONTRO CON L’ALTRO. L’OCCASIONE
MEDITERRANEA.
Fino a non molti anni fa parlare di “alternativa Mediterraneo” sarebbe
apparso una stranezza, perché nell’immaginario collettivo tutta l’area
che circonda quel mare era sinonimo di arretratezza e sottosviluppo. Chi
trasgrediva questo assunto era accusato di esotismo ed estetismo. Questa
segnaletica ha cominciato a mutare con la fine della “guerra fredda”,
che ha dischiuso la possibilità di costruire scenari nuovi e diversi da
quelli bloccati nella camicia di forza di un mondo bipolare.
FRANCO CASSANO
MEZZOGIORNO, INNOVAZIONE INDUSTRIALE E SVILUPPO: DUE OBIETTIVI
COMPLEMENTARI.
Le regioni del Nord si avvicinano, sia per struttura produttiva che per
benessere degli abitanti, all’economia dei paesi europei più prosperosi.
L’industria, un tempo limitata al cosiddetto “triangolo industriale”, si
è gradualmente estesa verso le regioni nord-orientali. Le regioni del
Sud restano palesemente distanziate e lo sviluppo industriale
meridionale non risulta distribuito sulla totalità del territorio.
AUGUSTO GRAZIANI
LAICITÀ POLITICA E SOLIDARIETÀ SOCIALE NEL MONDO ARABO-MUSULMANO.
L’analisi non può che ripartire dai lasciti negativi degli Stati
post-coloniali che proponevano una troppo facile omologazione con i
modelli europei. I presupposti contemporanei del dialogo possibile sono
da rintracciare nella reciproca capacità di abbassare le barriere
dell’incomprensione, facendo emergere quali punti di forza dell’incontro
la laicità, la democrazia, il rispetto dei diritti umani e individuali
(in primis, i diritti di genere).
MAURIZIA RUSSO SPENA, ARMANDO SALVATORE
CONOSCENZA E MERCATO, LA SINISTRA RIFARA’ I CONTI CON LA SCIENZA?
Due sono le sfere dell’attività umana che vivono una svolta epocale:
quella degli strumenti di conoscenza della realtà e quella della
produzione dei beni necessari alla vita di sette miliardi di individui
della nostra specie. Su quali principi può fondarsi una cultura della
sinistra che riesca a mantenere come bussola gli ideali che la
caratterizzano fin dalla nascita, tenendo conto che la scienza deve
anche contribuire a fornire gli strumenti per soddisfare i bisogni di
miliardi di esseri umani senza compromettere la stabilità e la varietà
dell’ecosistema che ci ospita?
MARCELLO CINI
L’OSPITE
L’INGORGO MADE IN ITALY DI DEBITO PUBBLICO, PENSIONI E SVILUPPO.
Il
ministro dell’economia Padoa Schioppa ha espresso in più sedi il
convincimento che i conti dell’Italia sono in ordine. Si tratta di
affermazioni autoconsolatorie: i conti italiani non sono in ordine. Se
fossero stati in ordine, avremmo decongestionato il Nord, finanziato le
infrastrutture giuste, messo a punto adeguati ammortizzatori sociali, ci
avvantaggeremmo di imposte meno elevate, disporremmo di più risorse per
gli investimenti e per la spesa sociale. Se tutto ciò non è accaduto, lo
si deve non a uno sperpero negli ultimi quindici anni delle risorse, ma
alla loro assenza provocata dall’accumulo del debito.
GIUSEPPE GUARINO
RECENSIONI
JUDITH BUTLER, OVVERO COME FARE E DISFARE LE POLITICHE DI GENERE
ANGELA AZZARO
IL CAMMINO IDENTITARIO DI AMARTYA SEN. L’APPARTENENZA SPIEGA TUTTO?
LUCA BONACCORSI
SCHEDE E PROPOSTE
LAICITÀ EUROPEA (E ITALIANA), UN SENTIERO DI LETTURA.
Il tema della laicità è ridiventato da qualche tempo, non solo in
Italia, una delle questioni scottanti dell’agenda politica.
DOMENICO JERVOLINO
LA PERVASIVA POTENZA DELLA TECNOLOGIA.
La messa in questione della natura umana nella sua fenomenicità e
concettualità è l’oggetto di indagine della rivista telematica Kainos.
LEONARDO V. DISTASO
IL SISTEMA DEI PARTITI E LA CONQUISTA DELL’EGEMONIA. UNA RICERCA IN
DIVENIRE.
E se smettessimo di pensare a partire dal patriottismo di partito e
dalla scena politica?
JACQUES BIDET
DOCUMENTI
L’intervento di Fausto Bertinotti, Presidente della Camera dei Deputati,
al Parlamento palestinese.
RAMALLAH, 9 MAGGIO 2007