N. 18 Ottobre - Novembre 2011
Fausto Bertinotti presenta il n. 18 di Alternative per il socialismo
numero
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L’EDITORIALE
FAR SALTARE IL RECINTO NEOAUTORITARIO.
LA RIVOLTA COME OPPORTUNITA’
La fase sembra caratterizzata da due movimenti radicali, che vanno però
in direzioni opposte: da un lato, il
processo politico istituzionale che accompagna acriticamente la grande
ristrutturazione capitalistica; dall’altra, i movimenti di lotta e di
mobilitazione che, esclusi da questa costruzione neoautoritaria, la
contestano e la rifiutano. A separare i due movimenti c’è la costruzione
di un recinto che riduce la politica ad attività servile. Ciò che la rivolta ha
intuito dovrebbe costituire la base della rinascita di una politica e di
un agire politico autonomi dal sistema economico-sociale e dal sistema
di potere politico che in esso si è venuto costituendo. Il compito
diventa quello di rompere il recinto, di spezzare il cerchio della
separazione-cooptazione. La crisi diventa un’occasione e la rivolta
un’opportunità.
FAUSTO BERTINOTTI
TEMI
DOPO L’ACCORDO CONFINDUSTRIA-SINDACATI
DALLA CGIL ALLA CRISI, ALLA QUESTIONE
DEMOCRATICA
Occorre riconoscere che con l’accordo tra Confindustria e sindacati
confederali del 28 giugno scorso si è posta l’intera Cgil di fronte al
fatto compiuto e si aperto uno scontro con la Fiom nel tentativo di
isolarla. In questa fase, invece, la tenuta e l’espansione qualitativa e
quantitativa del quadro democratico dovrebbe essere assunta e
considerata come la questione dirimente e decisiva.
TIZIANO RINALDINI
CA MOUSE TRAP (CHI HA INCASTRATO
CAMUSSO?)
Sull’accordo interconfederale manca da raccontare la storia della
trappola in cui è caduta Susanna Camusso. Una storia che appartiene di
diritto al genere del cosiddetto giallo psicologico. L’incipit non può
che collocarsi nel periodo 1992-‘93 e si deve partire non dalle
similitudini, ma dalle dissonanze con un evento che ha prodotto un
imponente arretramento della Cgil.
CARLO GUGLIELMI
LA SINISTRA NON E’, SE NON RAPPRESENTA
IL LAVORO
Il tema all’ordine del giorno a sinistra dovrebbe essere, innanzitutto,
come ridare rappresentanza politica al lavoro. Non deve sfuggire,
tuttavia, che far discendere da una rinnovata rappresentanza del mondo
del lavoro, nelle condizioni date dai processi di globalizzazione, il
progetto di ricostruzione di una sinistra politica, mette a nudo tutte
le difficoltà di questa impresa.
PIERO DI SIENA
LAVORO, SINDACATO E DISEGUAGLIANZA
NEGLI USA
Le incertezze di Obama e la sua aspirazione a realizzare una politica
bipartisan, mentre l’opposizione assumeva invece una linea di scontro,
hanno lasciato campo aperto allo schieramento conservatore. Lo spirito
riformatore del New Deal appare oggi rovesciato nel suo contrario. Molto
dipende dalla linea che verrà adottata nell’anno che resta per le
elezioni presidenziali.
ANTONIO LETTIERI
L’ARGOMENTO
LE DOMANDE DI DEMOCRAZIA
LAVORO E BENI COMUNI: IL PROTAGONISMO
DEI MOVIMENTI
Per contrastare la mercificazione delle persone e della natura occorre
orientare le scelte politiche, sociali ed economiche secondo i valori
dei beni comuni. Questa convinzione, che tiene uniti differenti
movimenti, è accompagnata da un grande sforzo di riflessione per darle
un quadro di riferimento teorico. Delinearlo però è arduo, perché
richiede conoscenze delle esperienze pratiche e in varie discipline.
FRANCO RUSSO
DEMOCRAZIA AD ALTA INTENSITA’: IL CASO
DELLA VALLE SUSA
La risposta della comunità resistente alla Tav - e cioè a un’opera dai
costi elevatissimi sia finanziari che ambientali - è una “democrazia
partecipativa” allo stato nascente. Un movimento accompagnato da un
livello di conoscenza capillare e qualificato che fa invidia ai modelli
ideali di “deliberatività”. Un “sapere condiviso”, diffuso e
impermeabile ai messaggi mediatici manipolatori.
MARCO REVELLI
ACQUA PUBBLICA, TESSITURA DI UN
RACCONTO CORALE
Il movimento per l’acqua, fin dagli albori, ha tenuto assieme la critica
al modello presente e la capacità di proposta di modelli alternativi,
dal piano internazionale a quello nazionale e locale. Proposte concrete
e dettagliate, elaborate attraverso meccanismi partecipativi, che
valorizzano i saperi più diversi. Si tratta di tempi e progetti lunghi
per modificare in profondità il presente.
TOMMASO FATTORI
DOPO IL NUCLEARE, LA DEMOCRAZIA
ENERGETICA
Risparmio energetico e fonti
rinnovabili rappresentano i capisaldi per realizzare un’organizzazione
democratica della società ecosostenibile, ossia in grado di soddisfare i
propri bisogni senza alterare i complessi meccanismi che reggono il
clima, che non preleva dalla natura più risorse di quanto essa possa
rigenerare nel tempo. Occorre ricompattare i movimenti per rilanciare la
“primavera italiana”.
MARIO AGOSTINELLI
TENERE INSIEME LE DIVERSE PRATICHE
FEMMINILI RESISTENTI
Se vogliamo che si avvii un nuovo cammino, occorre un confronto continuo
tra i pezzi sparsi della ricerca di pratiche femminili di resistenza che
hanno segnato il cammino di tanti collettivi e tante storie di donne.
Partiamo dal presente per riformulare una diversa idea di connessione
tra vita e lavoro, natura e cultura, corpo e mente, e per avanzare
proposte. Una tra tutte: il reddito di esistenza.
LINDA SANTILLI
LA CULTURA E LE NUOVE FORME DI
GESTIONE ETICA
Da una parte ci sono le politiche di chi governa con tagli,
privatizzazioni e ingerenze. Dall’altra coloro che reagiscono e
lo fanno prendendosi ciò che gli è stato negato e che è loro. Così al
Teatro Valle di Roma, occupato contro una privatizzazione tesa a
cancellarne storia e futuro e, sempre a Roma, al Cinema Palazzo di San
Lorenzo, sottratto dai cittadini del quartiere agli artigli dei privati.
ANGELA AZZARO
LAVORO E NON LAVORO: DIRITTI E
PERCORSI UNITARI
L’80% dei contratti del 2011 sono atipici; il 30% dei giovani è
disoccupato e aumentano i lavoratori in difficoltà economiche. La crisi
ha aumentato l’impoverimento del Paese e cresce la consapevolezza che le
divisioni lavoro-ambiente, cittadinanza-lavoro, reddito-lavoro, siano
una parte della crisi stessa. Queste lotte potrebbero divenire
maggioranza nel Paese con una politica comune d’alternativa.
MICHELE DE PALMA
PRATICARE IL CAMBIAMENTO CHE VOGLIAMO
ESSERE
L’Italia ha gli anticorpi per poter giocare un ruolo determinante in
questo processo di liberazione dalla crisi economica e democratica su
scala continentale. Seppur nel disinteresse del dibattito politico
attuale c’è molta attenzione, dall’estero, sulla capacità dei nostri
movimenti di produrre pratiche e contenuti innovativi. Non è un caso che
gli studenti londinesi si sono ispirati alle grandi mobilitazioni
italiane.
ROBERTO IOVINO
SAGGI
L’ECONOMIA NELLA CRISI
L’EUROPA DI FRONTE ALLA “GRANDE
CONTRAZIONE”
ALFONSO GIANNI
LA CRISI DELL’EURO DENTRO LA CRISI
GLOBALE
RICCARDO BELLOFIORE
APPROFONDIMENTI
COME SI MODIFICA IL POTERE
DEMOCRAZIA E TELEVISIONE, LA BOLLA
DELLA MAGGIORANZA
CARLO FRECCERO
IL “SETTIMO CONTINENTE” E LE FORME DEI
POTERI
SERGIO BELLUCCI
POTERE POLITICO E CRIMINALITA’: COME
CAMBIA IL VERMINAIO
FRANCESCO FORGIONE
SESSO E POTERE, I CASI MARRAZZO,
BERLUSCONI E STRAUSS KAHN
KATIA IPPASO
PACIFISMO NON VUOL DIRE PASSIVA
ACCETTAZIONE DEL MALE
PATRIZIA SENTINELLI
DOCUMENTI
28-6-2011: IL TESTO DELL’INTESA
CONFINDUSTRA-CGIL, CISL E UIL
LA RISPOSTA DELL’ASSOCIAZIONE LAVORO E LIBERTA’
RECENSIONI
GENOVA 2001, IL SOGNO, L’INCHIESTA,
L’ECLISSE DELLA DEMOCRAZIA
STEFANO BOCCONETTI
CERCARE IL SOLE PER CAMBIARE LA
SOCIETA’
ALFONSO GIANNI
LA DISPERATA TENSIONE DI WALTER BINNI
RAUL MORDENTI
EDDA FAGNI, L’INNOVAZIONE PEDAGOGICA
PER TUTTI
ALESSANDRA MANCINI
LA TRATTA DELLE NIGERIANE, CINQUECENTO
STORIE VERE
FLORE MURARD-YOVANOVICH