N. 15 Febbraio - Marzo 2011
Fausto Bertinotti presenta il n. 15 di Alternative per il socialismo
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L’EDITORIALE
IL CAVALIERE NERO E NOI
Il cavaliere nero è la personificazione della reazione nella sua forma
radicale e organica. Pretende di cancellare un intero ciclo storico, per
aprire la strada ad un diverso assetto di potere: una diversa forma di
capitalismo rispetto a quello che abbiamo conosciuto in Europa, un
capitalismo totalitario. Ma il piano può fallire, anche grazie alla Fiom
e a una generazione in movimento.
FAUSTO BERTINOTTI
TEMI
LA PROMESSA DI GENOVA
Trovarsi a ragionare su categorie che segnavano la radicale differenza
tra chi è cresciuto nel movimento operaio e nel sindacato, e chi ha
fatto riferimento all’altro movimento, quello che si è sviluppato nella
presa di parola dell’“operaio sociale”, è oggi non solo possibile, ma
più facile. L’obiettivo è definire un “comune” sentire di fronte alla
crisi, per rovesciarne esiti e traiettoria.
GIANNI RINALDINI E LUCA CASARINI
TUNISI, ATENE, ROMA, LONDRA: “RIPRENDIAMOCI IL FUTURO”
Per comprendere la latitudine della manifestazione romana del 14
dicembre, occorre tenere presente l’intera cornice del Vecchio Mondo ed
anche la ribellione nel Maghreb. Tutte le osservazioni registrano
un’intensificazione delle lotte e una loro oggettiva omogeneità nella
percezione sociale del “furto di futuro”, tale da definire questo ciclo,
più propriamente, una stagione.
ANUBI D’AVOSSA LUSSURGIU
ATENEI E SCUOLE IN MOVIMENTO COME ALTERNATIVA ALLA FUGA
La ministra Gelmini, come Marchionne, propone un’uscita dalla crisi
autoritaria e sovversiva. Basti pensare che nella legge sull’Università,
allo stesso modo del piano unilaterale di Mirafiori, troviamo i medesimi
criteri per la selezione della rappresentanza. Occorre, quindi,
costruire una nuova alba per non essere costretti a fuggire dinanzi a
queste ipotesi di ritorno alla schiavitù.
ROBERTO IOVINO
NON VIOLENZA COME
ESODO DA UNA SOCIETA’ ESSA SI’ SENZA FUTURO
Toni e contenuti dei commenti ai fatti del 14 dicembre a Roma, con il
ritornello sul ritorno degli “anni di piombo”, sono il segno di una
pigrizia mentale profonda. E, soprattutto, non evita a quei giovani che
la loro sacrosanta rabbia li porti a farsi del male nello scagliarsi
contro i muri che li segregano in un tempo fermo e in uno spazio di
esclusione.
MARCO REVELLI
IL TERREMOTO MARCHIONNE E LA “RIVOLUZIONE PASSIVA”
L’offensiva dell’Ad della Fiat mette in discussione il sistema delle
relazioni industriali italiane e la libertà sindacale, ridisegna gli
equilibri in Confindustria e destabilizza il quadro politico. L’intera
società si trova alle prese con una “rivoluzione passiva” e tale resterà
senza un diverso disegno politico. A tenere aperta la partita c’è il
successo referendario della Fiom a Mirafiori.
FRANCESCO GARIBALDO
“LAVORO E LIBERTA’” PER
LA DIGNITA’ DELLA PERSONA
Non un’altra associazione, ma un luogo per esprimere solidarietà e
riprendere la strada maestra che colloca la dignità del lavoro al primo
posto nella cultura comune di chi voglia intendere la funzione della
sinistra nel suo significato originario: quello di una tendenza volta
alla costruzione più giusta e più libera della casa umana comune.
ALDO TORTORELLA
IL DOPO BERLUSCONI E IL CROLLO DELL’ATTUALE SISTEMA POLITICO
La crisi di Silvio Berlusconi e la sua presumibile fine politica
comunque vada, anche nel caso di elezioni anticipate, anche nel caso di
una vittoria di quello che per ora continua a chiamarsi Popolo della
libertà, porterà a un crollo del sistema politico italiano. Un big bang
che coinvolgerà destra, sinistra e centro politico.
RITANNA ARMENI
L’ARGOMENTO
LA GRANDE INGIUSTIZIA
LA PROPRIETA’ COME
DIRITTO RELATIVO
Sull’ultimo scorcio del Novecento, prendendo il sopravvento il paradigma
liberista, sono tornate le tendenze volte ad affermare quell’assolutezza
proprietaria che aveva accompagnato il diritto civile per tutto
l’Ottocento e buona parte del Novecento. Ma oggi, finalmente, stanno
tornando ad emergere tutti quei valori ed interessi che restano
irriducibili alla logica proprietaria.
STEFANO RODOTA’
IL MEDITERRANEO INCENDIA L’EUROPA
Non è difficile prevedere che le rivolte che hanno infiammato la Tunisia
non si fermeranno nel Maghreb, ma coinvolgeranno tutta l’Europa, come in
parte già è avvenuto nella Grecia vessata dal programma di lacrime e
sangue impostole dall’Ue per il rientro dal debito. Anche perché il
neomercantilismo spinto tedesco resta un fattore costante d’instabilità
monetaria.
ALFONSO GIANNI
CANCUN, IL MITO
DELLA CRESCITA SI MASCHERA DI VERDE
Nella Conferenza Onu sul clima dello scorso dicembre si è salvato il
negoziato - il che spiega l’euforia dei delegati - ma non il pianeta -
il che giustifica il pollice verso di esperti e parti in causa. Non
viene prospettata nessuna riconversione ecologica dell’economia e della
società, ma solo l’ostinato ancorarsi al paradigma della crescita, sia
pur declinato con un nuovo colore.
GRAZIA FRANCESCATO E FRANCESCO MARTONE
LA GLOBALIZAZZIONE E L’AUMENTO DELLE DISPARITA’
I processi di globalizzazione neoliberista determinano un incremento
delle diseguaglianze sociali ed economiche a diversi livelli; in primo
luogo c’è l’aumento del divario tra i Paesi ricchi e i Paesi del Sud del
mondo, ma le disparità tra classi sociali crescono anche all’interno
dello stesso Paese. Come dimostra l’analisi del modello italiano delle
povertà.
LUCIO PISACANE ED ENRICO PUGLIESE
L’ESSENZA SOCIALE DEI BENI COMUNI
Attorno ai beni comuni sta sorgendo una nuova generazione di conflitti,
attraversata da nuove soggettività politiche. In grandi parti della
popolazione si affermano visioni critiche e comportamenti consapevoli,
in nome di una gestione non mercantilistica. Si viene così dimostrando
la possibilità di un altro modo di organizzare i rapporti e le relazioni
sociali.
PAOLO CACCIARI
PIU’ TASSE SUI PATRIMONI MENO SUL LAVORO DIPENDENTE
Il fisco ha un ruolo importante nelle implicazioni della gestione della
crisi economica. Soprattutto se si vuole intensificare l’intervento
pubblico, occorre attuare politiche più incisive nella direzione della
riduzione del sommerso, dell’incremento della tassazione sui patrimoni e
della riduzione del carico fiscale sul lavoro dipendente.
ALESSANDRO SANTORO
DAKAR 2011, DIECI ANNI DI FORUM SOCIALE MONDIALE
Con questo appuntamento di Dakar il Forum Sociale Mondiale compie dieci
anni. Nel
2001 circa 20mila persone si riunivano a Porto Alegre, in Brasile, per
mettere sotto accusa il dominio delle regole economiche imposte dai
Paesi più ricchi e porre le basi di “un altro mondo possibile”. Proviamo
a tracciare un bilancio di un’esperienza comunque formidabile.
MARIO AGOSTINELLI
SAGGI
LE FORME DELLA PARTECIPAZIONE
LA PARTECIPAZIONE POPOLARE COME ALTERNATIVA AL NEOLIBERISMO
PAOLO BERDINI
UNO SGUARDO CRITICO
SULLA STAGIONE DEI BILANCI PARTECIPATIVI
FRANCESCO RAPHAEL FRIERI
CAPANNORI VERSO
“RIFIUTI ZERO” A “MASSIMA PARTECIPAZIONE"
ALESSIO CIACCI
COOPERARE PER IMPARARE
INSIEME AD “ALTRAMENTE”
PATRIZIA SENTINELLI
APPROFONDIMENTI
RIPRENDERE IL FILO
DELLA MEMORIA DEL FUTURO
FRANCO GIORDANO
DEMOCRAZIA E
PARTECIPAZIONE A RISCHIO DERIVA OLIGARCHICA
SALVO LEONARDI
DAL MOVIMENTO DELL’ONDA
ALL’ASSALTO AL CIELO
EUGENIO GALIOTO
NONVIOLENZA,
DISCUSSIONE IN MEZZO AL GUADO?
MASSIMO ROSATI
RECENSIONI
DIRITTO E CONFLITTI, LE
LEZIONI DI AZZARITI
FRANCO RUSSO
LE PROPOSTE DI CARRA
PER SUPERARE IL PIL
ALFONSO GIANNI
DANILO DOLCI, UN UOMO DI PACE