N. 11 Ottobre - Dicembre 2009
Fausto Bertinotti presenta il n.11
di Alternative per il socialismo
Compra Cartaceo/PDF del n.11 |
Compra solo PDF del n.11 |
EDITORIALI
LE CRISI PARALLELE DEL
PROLETARIATO E DEL GRANDE ANTAGONISTA.
LA DISCONTINUITÀ DI CUI AVREBBE BISOGNO LA CGIL
Per reagire allo spaesamento che può produrre una politica che sembra
impazzita conviene provare a indagare i mutamenti che si stanno
producendo, e che già si sono prodotti, tra classi, ceti sociali e
aggregazioni di interessi, da un lato, e rappresentanze politiche
dall’altro.
In questo quadro, la Cgil nella crisi della politica e nella scomparsa
della sinistra politica è apparsa, ed è stata, ciò che restava di una
grande storia: un presidio di massa per la democrazia. Ma questo ruolo
ne ha fatto forse un gigante dai piedi d’argilla. Ciò che è in gioco nel
prossimo Congresso della Cgil.
FAUSTO BERTINOTTI
IL POPULISMO DELLA LEGA (PIÙ
TREMONTI) E IL NEOLIBERALISMO DI FINI. LE DUE DESTRE CHE LAVORANO AL
DOPO BERLUSCONI
Come dare vita a una destra postberlusconiana, o comunque liberata
da Berlusconi, capace di mantenere un ruolo determinante di governo, di
potere ed eventualmente di egemonia culturale? E come e quando?
Un’impresa nient’affatto elementare, se è vero che la personalità più
che discutibile del Cavaliere ha costituito, in questo quindicennio, il
collante forte della coalizione di centrodestra e del Pdl. Le difficoltà
di una alternativa.
RINA GAGLIARDI
L’UTILITÀ DI UN NUOVO CENTRO
NELLA VIA STRETTA DEL DOPO BERLUSCONI
Mai come in questo periodo nell’immaginario della politica italiana è
stato presente il sogno di un "grande centro". Esso allude a una
moderazione sociale, che sa evitare disastri, e a una riconquistata
serietà della politica. Contiene un pizzico di nostalgia per la Prima
Repubblica, insieme al rifiuto dei luccicori berlusconiani e dei furori
dell’antiberlusconismo. Ma se il sogno è presente e costante, la realtà
è tutta da costruire.
RITANNA ARMENI
IL PD DI BERSANI, QUELLE
CORREZIONI NON RISOLVONO I PROBLEMI DELL’OPPOSIZIONE E DELLA SINISTRA
Che cos’è diventato il Partito democratico? Non si può dire che
questa semplice ma indispensabile domanda sia stata evasa dopo il
complesso percorso congressuale culminato con la vittoria della mozione
Bersani e l’elezione di quest’ultimo a segretario. In buona parte il Pd
ci appare ancora oggi un progetto e un soggetto in divenire, dalla
fisionomia e dagli esiti ancora largamente incerti. Proviamo a spiegare
perché.
ALFONSO GIANNI
LA SCOPERTA DI UN SISTEMA DI
SCAMBIO FRA SESSO, DANARO, POTERE. CIÒ CHE LA SINISTRA NON VEDE E NON
DICE
Il ventennio berlusconiano sta finendo per implosione interna, senza
che ciò che ancora chiamiamo "sinistra" abbia battuto o si decida a
battere un solo colpo. Dallo scandalo escort in poi il problema è
apparso non individuale ma sociale, non privato ma pubblico, non etico
ma politico. Ad alcuni e a molte è parso tutto ciò lapalissiano. Alla
sinistra (uomini ma anche donne), restata silente, no.
IDA DOMINIJANNI
I CONFLITTI INNSE, L’ODORE DEL FERRO. UN CASO
ESEMPLARE PER LA SINISTRA
La vicenda della Innse costituisce una eccezione che deve far
riflettere. In fondo, si tratta di una lotta pur straordinaria, ma di
soli 49 operai e impiegati, eredi sì di una tradizione di aristocrazia
professionale. Eppure il solo nominare Innse si carica di significati
indelebili, come mai?
MARIO AGOSTINELLI
DOCENTI PRECARI PER UNA
SCUOLA PRECARIA. COME SI È ARRIVATI A UNA SITUAZIONE INSOSTENIBILE
Il tema del precariato nella scuola va affrontato da diversi punti di
vista: da quello storico che ha prodotto e continua a produrre rapporti
di lavoro a termine, da quello dei e delle docenti che subiscono le
offese della instabilità del rapporto lavorativo, da quello della
istituzione scolastica, inceppata nel proprio funzionamento dal ricambio
continuo e casuale di una parte degli operatori, da quello degli
studenti a cui si impedisce di consolidare relazioni educative efficaci,
da quello della società italiana, impoverita dalla marginalizzazione di
tanti lavoratori del settore culturale.
SIMONETTA SALACONE
LE FORME DEL CONFLITTO NELLA
SOCIETÀ DEL CAPITALISMO COGNITIVO. DOVE SERVE UNA AGGIORNATA CULTURA
POLITICA
La tesi di questo intervento riguarda il ruolo crescente che
l’informazione svolge sia nei meccanismi del processo della produzione
capitalistica, sia nel nuovo impatto che tale ruolo produce nel corpo
sociale attraverso lo sviluppo di strutture comunicative e relazionali
più complesse rispetto a quelle esistenti nelle società prima
dell’affermazione del ruolo dei media come costruttori di senso.I due
fenomeni, a mio avviso, risultano connessi e indisgiungibili per una
reale comprensione delle nuove dinamiche sociali e politiche.
SERGIO BELLUCCI
IL QUADRO ANALITICO
NECESSARIO PER DARE AUTONOMIA ED EFFICACIA ALL’AZIONE SINDACALE
Il 2009 ha segnato la fine del sistema italiano di Relazioni
industriali, costruito il 23 Luglio del 1993. Per capire la profondità
del cambiamento suggerirei, in particolare ai politici, di leggere
nell’ordine: l’accordo quadro (separato) sulla riforma degli assetti
contrattuali, del 22 gennaio 2009, l’accordo (separato) interconfederale
per la sua attuazione, del 15 aprile 2009, il libro bianco sul futuro
del modello sociale dal titolo "la vita buona nella società attiva" del
maggio 2009 e infine il suo frutto più maturo: l’accordo separato per il
rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici del 15 ottobre 2009.
FRANCESCO GARIBALDO
EGEMONIA CULTURALE, PROPOSTE
E INIZIATIVE. QUEL MOVIMENTO CHE MANCA ALL’AMBIENTALISMO
Da tempo sappiamo cosa bisogna fare per fermare i cambiamenti climatici:
ridurre nell’arco di una quarantina d’anni dell’80% le emissioni di gas
serra che le economie della crescita mandano in atmosfera. Questo chiede
ai decisori politici la quasi totalità della comunità scientifica.
Sappiamo anche che va cambiato il modello di sviluppo in cui viviamo ed
operiamo. Ma tutto ciò non è sufficiente.
MASSIMO SERAFINI
L’EUROPA RESTA QUELLA DEI
GOVERNI ED È LA DESTRA A SUONARE LA MUSICA DELL’UNIONE E DEL TRATTATO DI
LISBONA
Il processo di unità politica è bloccato, come quello di
unificazione sociale e democratica. Prevale un compromesso al ribasso,
mentre sono in difficoltà le sinistre e i movimenti. Come si è giunti a
questo punto? Cosa può accadere nei prossimi mesi? Le prossime elezioni
in Gran Bretagna, il semestre di presidenza spagnola, qualche
indicazione per il futuro.
ALDO GARZIA e FRANCO
RUSSO
FIAT DI MELFI: UN AVAMPOSTO
PER UNIRE LOTTA SINDACALE, POLITICA INDUSTRIALE, E RICOSTRUZIONE DI UNA
NUOVA SINISTRA
Nel pieno della crisi globale che ha colpito su scala mondiale, dopo
la finanza, per prima l’industria dell’auto, lo stabilimentodella Fiat
di Melfi sembra godere di buona salute. La Fiat ha cercato di spostare
qui operai in esubero da Pomigliano e Cassino e persino da Sulmona,
incontrando tuttavia la resistenza dei sindacati. Una utile cronistoria.
PIERO DI SIENA
L’URBANISTICA DI SINISTRA HA
PERSO LA MEMORIA. IL CASO DEI QUINDICI ANNI DI GOVERNO DI ROMA
Nel naufragio del pensiero critico è scomparsa anche una visione
convincente su uno dei temi più importanti: il governo delle città e del
territorio. La sinistra che aveva saputo intessere un fecondo rapporto
culturale con l’ambientalismo assiste oggi muta e impotente alla
distruzione di quanto resta dell’ambiente naturale dell’Italia. Una
parte di essa, addirittura, ha svolto un ruolo non marginale nel far
trionfare la cultura neoliberista. Non sarà la scappatoia di un
politicismo sempre più slegato dalla realtà a far riprendere credibilità
alla sinistra.
PAOLO BERDINI
RICERCHE
APPUNTI PRELIMINARI PER LA
LETTURA DELLE ELEZIONI POLITICHE TEDESCHE
Nel corso del 2009, ci sono state in Germania elezioni a molti livelli:
comunali, regionali e legislative. I risultati delle legislative di fine
settembre hanno premiato una coalizione costituita da conservatori e neo
liberali (Fdp). Già dopo pochi mesi dal suo insediamento il nuovo
governo ha cominciato la realizzazione di una forte e aggressiva
politica antisociale. I problemi aperti dopo il successo della Linke e
la sconfitta della Spd.
CORNELIA HILDEBRANDT e BIRGIT DAIBER
L’IRRISOLTA QUESTIONE DELLO
STATO. A INIZIARE DA MARX
La crisi che si è aperta negli Stati Uniti e si è riflessa in Europa ha
prodotto un inaspettato richiamo a Marx da parte di commentatori e di
media. Se ne può dedurre che lo spettro, se non del comunismo, del
pensatore di Treviri ha continuato ad aleggiare per l’Europa nel
trentennio di dominazione neoliberista. Ma è uno spettro confuso,
lontano da una sua autentica o abbastanza credibile lettura.
ROSSANA ROSSANDA
IL DISPOTISMO DOLCE DELLA
LIFTING SOCIETY
Oggi l’Italia rappresenta un unicum politico: è il primo Paese
al mondo in cui si sta sperimentando una forma di dispotismo coerente
con la società postindustriale, centrata sul lavoro intellettuale e
sulla produzione di beni immateriali come le informazioni, i simboli, i
valori, l’estetica.
DOMENICO DE MASI
A CONFRONTO
CATTOLICESIMO E COSTRUZIONE
DELLA SOCIETÀ CIVILE ITALIANA. A PARTIRE DA UN VISSUTO
Il tema del rapporto fra cattolicesimo e costruzione della società
civile italiana mi sembra di grande attualità. Nei due versanti: quello
del potere e quello dei processi vitali, o se si vuole nel versante dei
vertici istituzionali e in quello della base. La "religione civile" è
una connotazione del cattolicesimo fin dalle sue origini. Da qui parte
un excursus possibile.
ENZO MAZZI
L’IMPORTANZA DI DIRSI
ANTICRISTIANI E DI COSTRUIRE UN UMANESIMO ATEO
Di anticlericali in Italia ce ne sono tanti, di anticristiani pochi.
Persino i laici più illuminati scrivono affondi contro la Chiesa ma
salvano un primo, originario, cristianesimo "altruista", addirittura
"socialista". Eppure questo cristianesimo "umile" di cui parlano chiede
al fedele diamare il non amabile, di sperare contro ogni speranza e di
credere l’incredibile.
ILARIA BONACCORSI
SAGGI
FORMAZIONE, RICERCA,
CONOSCENZA, FUTURO. UNA PRIORITARIA AGENDA DI LAVORO
GENNARO MIGLIORE
LE SCHEDE
1968-1972, GLI ANNI
DELL’UNITÀ SINDACALE
MARIO SAI
LA STORIA DEL COMUNISMO CHE
NON SI PUÒ RIMUOVERE
a.g.
QUANDO ANCHE IL PCI FECE
HARAKIRI
a.g.
DESTRA E SINISTRA, I NUOVI
SPAZI DELLA POLITICA
FLORE MURARD-YOVANOVITCH
UNA STORIA DELL’INDIFFERENZA,
SENTIMENTO A CORRENTE ALTERNATA
f.m.-y.